Il ritorno di Democrito: schizzo per una rinnovata impostazione della storiografia filosofica 5/5

Di LUIGI CHIAPPINELLI L’ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA G.B. Vico, partendo dal presupposto che “verum factum est”, mette al centro della ricerca intellettuale la storia dell’uomo; le esperienze compiute sono il campo di cui la ragione umana, che ne è stata artefice, può trovare le leggi costituzionali ed evolutive. In questa ricerca essa trova altresì le leggi […]

Attrito: la legittimazione di certe forme di espressività ed il riconoscimento delle cose nel loro auto-rivelamento

  Di STEFANO BONOMI Introduzione Pensiero, pensiero errante e parola Matematica e inconscio, discesa e culto vivo Dal sogno al segno Sui limiti della ragione e l’attrito Machina La sofferenza come veicolo dell’intelligenza Dall’umiltà all’ispirazione: l’uomo come fine Dalla noia del genio alla sensualità dell’intelligenza La cosa in sé nella dimensione storico-temporale Introduzione Nel mio […]

Il senso della domanda: Heidegger e la pietà

Di MASSIMO MARASSI* «Das Fragen ist die Frömmigkeit des Denkens» (1). Ogni questione attesta uno stato di mancanza, la finitezza in cui versa il soggetto che pone la domanda, il pensiero che è tale soltanto se depone un sapere compiuto e intende colmare un’assenza. Dalla modernità la cesura tra soggetto e oggetto domina la rappresentazione […]

Deus ex machina: una via tra ragione e fede

Di LORENZO MERLO Vendetta Secondo la lettura esoterica della vicenda umana siamo dentro la dimensione del male. Tutta la storia, così come comunemente la intendiamo, è storia del male. Il diavolo cristiano, le egregore esoteriche, i voladores toltechi non sono invenzioni della fantasia, non sono parole di ciarlatani, né suggestioni buone per il pasto degli […]

Il prometeismo rosso da Weishaupt a Stalin

Di DANIELE BURGIO, MASSIMO LEONI e ROBERTO SIDOLI*   Dopo Campanella, Adam Weishaupt (1748-1830) diede nuovo vigore sul piano teorico al titanismo di matrice cooperativa. Attorno al 1776 il giovane Weishaupt, infatti, formò, nello stato clericale della Baviera la setta segreta degli “Illuminati di Baviera”; al pari delle organizzazioni massoniche, essa aveva una rigida gerarchia […]

La creazione del mondo: una riflessione di Lorenzo Merlo sulla condizione umana

Di LORENZO MERLO L’”esserci”, per Heidegger l’essere umano nel mondo, ha un’origine precisa: è lo stato di apertura al mondo. Questo non è sempre identico a se stesso. Varia nel tempo. Sostanzialmente secondo due ontologie che creano altrettante realtà o mondi: quella della paura e quella della “volontà” (tanto per non dimenticare Nietzsche). Si tratta […]

Semper apud textum licet insanire. La follia in Nietzsche (Gaia Scienza, 125)

Di VLADIMIR D’AMORA   1. Sospendendo qui il giudizio circa il cimento heideggeriano presso la cosa-Nietzsche, la quale cosa comporterebbe una revisione essenziale dell’impostazione qui tentata, proprio perché consonante con certe crucialità avvistate e meditate proprio da Heidegger — riteniamo che sia possibile una lettura di Nietzsche che gli conceda la compiutezza di un pensare […]

Enzo Campi: La coscienza e il desiderio. Ulisse e l’idea del viaggio Uno sguardo su “Hypnerotomachia Ulixis” di Sonia Caporossi

Di ENZO CAMPI *   Hypnerotomachia Ulixis è un testo che pretende, anche e soprattutto, una lettura ad alta voce. E non solo, non basta una semplice dizione, il testo pretende un diktat a scansione veloce, quasi ribattuto in crescendo ad ogni passaggio, come per sottolineare l’idea di un accumulo progressivo di elementi a partire dal […]

Giorgio Agamben, amicizia e filosofia

  Di GIORGIO AGAMBEN * L’amicizia è così strettamente legata alla definizione stessa della filosofia, che si può dire che senza di essa la filosofia non sarebbe propriamente possibile. L’intimità fra amicizia e filosofia è così profonda che questa include il philos, I’amico, nel suo stesso nome e, come spesso avviene per ogni prossimità eccessiva, […]

Mentalità umanistica e socialismo

Di UMBERTO PETRONGARI La stesura di tale saggio è stata ispirata da Julius Evola e da una certa lettura della produzione matura di Friedrich Nietzsche. Pur avendo molto attinto da tali due grandissimi autori, il saggio non si uniforma, in primo luogo, alle loro preferenze culturali. Per quel che riguarda Evola, sebbene condivida appieno – […]

“Julius Evola e l’arte – poesia” di Vitaldo Conte (da AA.VV., Julius Evola e la sua eredità culturale, Mediterranee Ed., Roma 2017)

Di VITALDO CONTE * Evola e l’arte-poesia CAVALCARE L’ARTE COME PENSIERO La cultura, la letteratura e l’arte, dal Novecento a oggi, hanno avuto e continuano a presentare occultamenti, ostracismi, dimenticanze: prevalentemente per preconcetti ideologici ma anche per motivazioni varie. Una delle più persistenti ombre di queste Storie di Danger Art riguarda Julius Evola e la […]

Storicità di phanthàsmata: sull’essere storico del Classico

Di VLADIMIR D’AMORA La classicità conta (sempre… ancora…) su una copulazione immediata, inespressa, inesprimibile, come congiunzione dei mondi, delle sfere, dei piani dell’essere. Non che la classicità non contempli le mediazioni inter-mondane, ma semplicemente se le riserva come possibilità: come accadere storico… Il demone, e cioè quanto sta in mezzo tra dei e uomini, tra […]

“La funzione del bello. Il soggetto a un passo dall’eclissi”, cap. II da “Il vuoto al centro del reale” di Alessandro Siciliano 2/2

Di ALESSANDRO SICILIANO 3. Abbiamo detto che la zona più prossima a Das Ding è frequentata tanto dall’arte quanto dalla religione. Entrambe pratiche “consolatorie”, come le definisce Nietzsche, ma con una differenza sostanziale: la religione è un logos, una costruzione teorica fatta di domande e risposte, dove la Risposta ultima è collocata al di là […]

“Il vuoto al centro del reale. Sulla fedeltà alla cosa”, un saggio di Alessandro Siciliano: “In principio si era” 3/3

Di ALESSANDRO SICILIANO IN PRINCIPIO SI ERA #2 4. Il soggetto del desiderio è strutturalmente insoddisfatto. Il desiderio espande l’individuo indietro e in avanti, lo declina al passato e al futuro, in ricordo di ciò che è stato e non sarà più e in attesa di ciò che verrà come tempo migliore. Tale è la […]

“Il vuoto al centro del reale. Sulla fedeltà alla cosa” un saggio di Alessandro Siciliano, Introduzione 1/3

  Di ALESSANDRO SICILIANO   INTRODUZIONE La rappresentazione e il vuoto, suo impossibile. Quale intreccio, quali implicazioni, tra psicoanalisi e arte? Nel testo che prendo come riferimento in questo lavoro, il Seminario vii di Jacques Lacan, lo psicoanalista avvia il suo primo studio dettagliato di ciò che lui stesso definirà il registro del reale e […]

Nietzsche e Edipo. Alcune note senza arte, ma di parte!

Di VLADIMIR D’AMORA a Susanna Mati Nella Nascita della Tragedia, Edipo è la simbolicità del suo nome, colui che sa e, insieme, il piedi gonfi, e tale simultaneità è la scena tragica, l’accadere rivelativo, ossia dello svelarsi di null’altro, che di un velarsi – la scena è l’agirsi (dran, id est (anche) apollineo) della sofferenza […]

Contemporaneità ed emancipazione psico-spirituale: nuove inquisizioni e nuove resilienze 2/4

Di LENI REMEDIOS Parte Seconda EMANCIPARSI DA CHE E PER ANDARE DOVE? Torniamo a Nietzsche. E concedetemi il lusso di un raffronto interculturale sul filo del rasoio. L’osservazione di Jung richiamata poc’anzi mi ha fatto riflettere su uno degli insegnamenti chiave del buddhismo mahayana, ovvero la vacuità[1]. Mi rendo conto che spiegare questo concetto in […]

Contemporaneità ed emancipazione psico-spirituale: nuove inquisizioni e nuove resilienze 1/4

Di LENI REMEDIOS Parte Prima “It is the first responsibility of every citizen to question authority” Benjamin Franklin “If you are not able to throw away a concept, you will never be able to go ahead” Tich-Nath-Han, maestro Zen È la società contemporanea interessata a promuovere l’emancipazione psico-spirituale degli individui? La nostra risposta è no: […]

Paradigmi, architetture e linguaggi nella riflessione filosofica

Di EZIO SAIA L’articolo di Sonia Caporossi La crisi del linguaggio filosofico nella seconda modernità: una riflessione dal sottosuolo mi ha spinto ad alcune riflessioni che, confermando sostanzialmente i suoi giudizi, seguono, tuttavia, un diverso percorso. Nel 1905 B. Russell pubblicò On denoting. Il saggio trattava dell’uso del articolo determinato “il” e affrontava tre ordini di […]

Guernica contro tutti. L’autore come artefice e primo interprete dell’opera. Le lacune di Danto. Parte 3/4

Di FABIO VERGINE continua da qui Diversamente da ciò che potrebbe essere letto tra le righe sino a questo punto dell’analisi, il nostro intento non è quello di determinare alcune peculiari caratteristiche che ci consentirebbero di definire l’arte e i suoi prodotti nel loro statuto ontologico, ma è piuttosto quello di condurre la nostra ricerca […]

Altri appunti sulla possibilità di una condizione neomoderna del linguaggio e della logica. Un intervento di Lorenzo Pezzato

Dalle riflessioni di Lorenzo Pezzato esce un breve intervento, a metà fra l’esegesi e l’avallo, fra la chiarificazione e l’approfondimento, che intende sostenere il concetto della natura poietica del linguaggio nel dibattito sorto in seguito alla pubblicazione dell’articolo di Sonia Caporossi Fatti e interpretazioni: appunti sulla possibilità di una condizione neomoderna del linguaggio e della logica, discusso ampiamente durante […]

Nichilismo, tautologia, poietica e travaglio dell’aletheia: una riflessione sull’impostura filosofica, per tornare al punto

 Di SONIA CAPOROSSI Andiamo subito al dunque, che è poi il senso stesso di questi miei brevi appunti, gettati giù, alla rinfusa, in seguito ad infinite discussioni sul web e di persona, con amici, colleghi e conoscenti, circa lo statuto della filosofia del Novecento ed oltre. C’è oggi, da ogni parte, una sorta di astio […]

L’antropofania dell’amore revenant: un saggio critico su Il Testamento di R. M. Rilke

Di ALESSANDRO DE CARO I. “La mia vita è una specie particolare d’amore, già esaurito. Allo stesso modo in cui l’amore di San Giorgio si identifica con l’uccisione del drago, un’azione perdurante che colma i tempi sino all’estremo, così anche le risorse del mio cuore sono già impiegate e trasformate in un avvenimento definitivo” 1. […]

Interpretazioni tendenziose: Todorov contro Blanchot

  Di ALESSANDRO DE CARO   Illuminismo e ideologia Nel prendere in considerazione l’opera critica di Maurice Blanchot, nel suo Critica della critica. Un romanzo di apprendistato (Einaudi 1986), Tzvetan Todorov tratteggia un ritratto al negativo dell’autore de Lo spazio letterario, seguendo una traiettoria che ci interessa non solo nello specifico – utile per chiedersi […]

Fatti e interpretazioni. Appunti sulla possibilità di una condizione neomoderna del linguaggio e della logica

Di SONIA CAPOROSSI In questi brevi appunti verrà discussa la famosa affermazione nicciana: “non ci sono fatti, solo interpretazioni”, perno della critica al nichilismo e al costruttivismo che Maurizio Ferraris mette in campo nel suo recente Manifesto del Nuovo Realismo (Bari, gennaio 2012). Questi appunti, tuttavia, esulano decisamente dal punto di vista di Ferraris e, […]

La fondazione estetica di un’etica minima universale: una proposta di dibattito, a partire da “Totalitarismo, democrazia, etica pubblica” di Federico Sollazzo

Di SONIA CAPOROSSI “Si giunge così alla parte conclusiva del lavoro in cui si sviluppa la parte propositiva volta a rintracciare i criteri per una pacifica convivenza umana in quei valori che sono alla base di un’etica minima condivisibile. Infatti ogni uomo è in possesso di necessità e capacità psico–fisiche, emozionali e biologiche dalle quali deriva sia la sua dimensione […]

L’orrore fenomenologico di H. P. Lovecraft: il sogno e il nichilismo, il fascinans e il tremendum (Seconda Parte)

di LENI REMEDIOS Stupore metafisico ed orrore: fascinans e tremendum Nel romanzo breve (o racconto lungo) Alle montagne della follia, scritto nel 1931 e pubblicato successivamente [1], narrante l’avventura di un gruppo di scienziati nelle terre ancora inesplorate dell’Antartide, viene dispiegato a perfezione il ventaglio di temi che attraversano la produzione lovecraftiana:  geometrie ed architetture ciclopiche e “non […]

L’incomunicabilità del concetto di morte nella società delle ICT in Real World di Natsuo Kirino.

di ELISA EMILIANI Real World di Natsuo Kirino è un testo interessante al fine dell’indagine semiotica in quanto presenta una serie di problematiche relative alla comunicazione quotidiana e nell’affrontare il lutto. Questo romanzo in particolare mostra, e la storia raccontata simboleggia, il rischio di smarrire il concetto di morte. Real World inscrive l’analisi in un […]