Qualcosa di scritto, Laura Betti e le macerie di una catastrofe annunciata. Una lettura a fari spenti, fra ermeneusi e ricordanze, dell’ultimo libro di Emanuele Trevi
Di ANTONELLA PIERANGELI Ho conosciuto personalmente Laura Betti, avendo lavorato a lungo, durante i miei studi, presso il Fondo Pasolini, ospitato all’epoca in Piazza Cavour, al terzo piano di un severo palazzone umbertino, incredibilmente tetro come una spelonca. Ebbene, proprio in quell’appartamento polveroso, dall’arredamento di una sobrietà stranamente rassicurante, regnava incontrastata come un Uruk-hai, Laura Betti, […]