Di VLADIMIR D’AMORA Che cosa fa – una poesia Una poesia funziona. Sono parole raccolte insieme secondo una singolare norma, che può essere afferrata pensando cosa sia un modo di … Continua a leggere Vladimir D’Amora: che cosa fa una poesia

Di VLADIMIR D’AMORA Che cosa fa – una poesia Una poesia funziona. Sono parole raccolte insieme secondo una singolare norma, che può essere afferrata pensando cosa sia un modo di … Continua a leggere Vladimir D’Amora: che cosa fa una poesia
Di VLADIMIR D’AMORA incertezza e legame 1.ogni legame è e dev’essere incerto… vero… ma, basta? 1a. la incertezza è la forza e non la debolezza del legame… vero… ma, basta? … Continua a leggere Incertezza e legame: una riflessione filosofica
Di VLADIMIR D’AMORA * resto del paso Di solito, per lo più, non essere propensi indulgenti a certa letteratura critica. Un tempo serviva a sapere insieme cosa pensare e cosa … Continua a leggere “resto del paso”: una prosa sperimentale di Vladimir D’Amora, fra testualità e critica, a partire da Pasolini
Di VLADIMIR D’AMORA 1. Sospendendo qui il giudizio circa il cimento heideggeriano presso la cosa-Nietzsche, la quale cosa comporterebbe una revisione essenziale dell’impostazione qui tentata, proprio perché consonante con … Continua a leggere Semper apud textum licet insanire. La follia in Nietzsche (Gaia Scienza, 125)
Di DANIELE POLETTI * Abbiamo intervistato Sonia Caporossi su “La parola informe”, Marco Saya Editore (2018), progetto antologico che accarezzava da qualche anno e che finalmente vede la luce, accompagnato … Continua a leggere Daniele Poletti intervista Sonia Caporossi su “La Parola Informe”
Di VLADIMIR D’AMORA La parodia è il medio che consente di passare dal tragico al comico: l’operazione che la ferita ossia il giudizio che netto taglia nome e cosa, soggetto … Continua a leggere Poetry is strange: su tragedia, commedia e parodia
Di VLADIMIR D’AMORA Essendo che: la scrittura della poesia di Italo Testa è semplice: piegata-una-volta; ed essendo che: la scrittura della poesia di Italo Testa è una esperienza pericolosa: por-perior: … Continua a leggere Usando Testa: un saggio di Vladimir D’Amora sulla poesia di Italo Testa
Di VLADIMIR D’AMORA su una specie della moltitudine Moltitudine: è la (nuova) soggettività politica: oggi? E’ quel soggetto-(politico)-fatto-del suo stesso processo, del suo stesso farsi: senza che nessuna sua identificazione … Continua a leggere Vladimir D’Amora: Moltitudine è la (nuova) soggettività politica oggi?
Di VLADIMIR D’AMORA Leggere. Studiare. O sia vivere. Sia l’accingersi a stringere un impegno: con ogni testo e con ogni pezzo di una vita… Perché leggere non è interpretare? Perché … Continua a leggere Sulla difficoltà di leggere – Vladimir D’Amora
Di VLADIMIR D’AMORA Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende. Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi … Continua a leggere Amare, amore: una dimensione di vita
Di VLADIMIR D’AMORA Il pensiero contemporaneo, le sue metafisiche immanentistiche, i suoi vestimenti narrativo-poetici: le sue pubblicità, sono veicolo di ana-oggettualismo: qui i soggetti si accartocciano in danze senza posture, … Continua a leggere Performatività del sacrificio: Oggetto e Immagine
Di VLADIMIR D’AMORA La Torah è il Libro Ebraico – in greco libro è appunto… Bibbia – in latino Liber dice tanto Libro quanto Libero: si tratta, quindi, di … Continua a leggere Ebraismo e cristianesimo: il tempo della Storia
Di VLADIMIR D’AMORA dopo una Rivoluzione Russa E ci chiudemmo gli occhi con le mani raggelate da una primavera disossata. Sotto stringemmo baci. La buona saliva la pelle … Continua a leggere “Dopo una Rivoluzione Russa”, poemetto inedito di Vladimir D’Amora
Di VLADIMIR D’AMORA Come è difficile, / tenere questo niente / nel suo vuoto il volto / di un altro povero / cittadino insensibile / all’inanimato cadere / di un … Continua a leggere “Come è difficile”, poesia inedita di Vladimir D’Amora
Di VLADIMIR D’AMORA Che cosa significa pensarti? Una radicatissima e tradíta tradizione, la nostra, riferisce ancora che la mente, quest’astrazione tutta attaccata al corpo suo, e nostro, sarebbe da figurare, … Continua a leggere Che cosa significa pensarti? Una prosa filosofica di Vladimir D’Amora
Di VLADIMIR D’AMORA Si decise una mattina di fine agosto, per sputare qualcosa, il caldo di più, sulle loro tombe, che non le aveva mai degnate d’una visita, padre e … Continua a leggere “Il corpo morto dell’animale”, un racconto inedito di Vladimir D’Amora
Di VLADIMIR D’AMORA Se l’elaborare e il valutare riguardano la teoria, il realizzare e il gestire pertengono alla pratica. Si parte dalla teoria, si arriva alla pratica – si insiste … Continua a leggere Le competenze organizzativo – gestionali nella società attuale
Di VLADIMIR D’AMORA silloge distrutta E proprio quando siamo presi da una vita che ci sembra, e che poi in effetti è, piena di dolore e di tempo sottratto … Continua a leggere “Silloge distrutta”: poesia inedita per rompere gli sche(r)mi
Di VLADIMIR D’AMORA si è fatto umano tutto parlando ai gradi vuoti lo struggersi di occhi sui cieli bassi e enfi di vite avvolte nello incerto situando guerre come … Continua a leggere “Si è fatto umano tutto”, una poesia di Vladimir D’Amora con un disegno digitale di Sonia Caporossi
Di VLADIMIR D’AMORA *** Qual bellezza quando il mattino splende e richiede a questo sguardo di riprender forme come se infisso in quest’umana parte fosse venuto alla vita un … Continua a leggere Sei poesie inedite di Vladimir D’Amora
Di VLADIMIR D’AMORA Perché, in un modo o nell’altro, la solitudine è una minaccia dentro e fuori di lui, la comunità non è più che un fantasma e la … Continua a leggere Res Imaginum: il mondo deprivato dell’immagine pubblicitaria
Di VLADIMIR D’AMORA Francesca Marzia Esposito scrive. E siccome, scrivendo, vive una partecipata anche da segni non di scrittura narrativa, allora Francesca Marzia Esposito scrive vivendo la scrittura, tra scritte … Continua a leggere Una scrittura felice, un vuoto di felicità: “La forma minima della felicità” di Francesca Marzia Esposito
Di VLADIMIR D’AMORA … a marsiglia walter benjamin mangiava, e mangiò, hascisc… lo mangiavano un tempo, l’hascisc, l’hascisc a marsiglia, come i dolcetti a amsterdam… ma walter lo assumeva anche … Continua a leggere Walter Benjamin e l’hashish come esperienza della bellezza
Di VLADIMIR D’AMORA Dando le dita le corde degli sfinteri flaccidi la maschile implume codardia e canaglia la bisogna il sogno triturato i lobi tatuati le urla il vocio i … Continua a leggere Nove poesie inedite di Vladimir D’Amora
Di VLADIMIR D’AMORA in principio erìtt lagérrr Il dasein, Leggesi: dasáin. È l’esserci. L’uomo, anche. Cioè: l’uomo deve diventare sempre ciò che già è… E cosa è, uomo? È sempre … Continua a leggere “in principio erìtt lagérrr”: l’esserci a metà fra poesia e filosofia in un testo impuro di Vladimir D’Amora
Di VLADIMIR D’AMORA questo urlo questo grido Un quadro molto molto conosciuto è di un artista vissuto riconoscibile tra ‘800 e ‘900: questo dipintore si chiama come Edward Munch. Ha … Continua a leggere Questo urlo, questo grido: Munch secondo Vladimir D’Amora
Di VLADIMIR D’AMORA NOTE DESULTORIE PROVVISORIE CANZONATORIE su PUBBLICITA’ E POESIA 1. Come, e cosa, riflettere – di e in tale situazione della forma e della vita? C’è o non … Continua a leggere Note desultorie provvisorie canzonatorie su pubblicità e poesia. Di Vladimir D’Amora
L’opera è disponibile su IBS cliccando qui. AA.VV. Pasolini la diversità consapevole a cura di Enzo Campi Contributi critici e scritti dedicati di Sonia Caporossi, Roberto Chiesi, Vladimir D’Amora Antonella Pierangeli, Marco … Continua a leggere “Pasolini, la diversità consapevole” (Marco Saya Edizioni): estratti dai saggi di Sonia Caporossi e Roberto Chiesi
Di VLADIMIR D’AMORA a Susanna Mati Nella Nascita della Tragedia, Edipo è la simbolicità del suo nome, colui che sa e, insieme, il piedi gonfi, e tale simultaneità è la … Continua a leggere Nietzsche e Edipo. Alcune note senza arte, ma di parte!
Di VLADIMIR D’AMORA Accuse di autoreferenzialità, accuse di non originalità… Che cos’è, insomma, una sopravvivenza – questo sarebbe da chiedere – rispondendo meno frontalmente, che provvisoriamente – è forse questo, … Continua a leggere Derrida, Hegel & Schermo – filosofemi di Vladimir D’Amora
Di ENZO CAMPI “Concorsi di causa e di colpa (N. d. C.) Se il pretesto è un «concorso» [1], bisogna prendere la parola [2] e concedersi il lusso non solo … Continua a leggere “Pasolini, la diversità consapevole”: estratto della prefazione a cura di Enzo Campi
A cura della REDAZIONE Nell’ambito delle cinque giornate del Festival Bologna In Lettere dedicate a Pasolini per il quarantennale della scomparsa, in collaborazione tra l’editore Marco Saya e Bologna in lettere, è … Continua a leggere “Pasolini, la diversità consapevole”, a cura di Enzo Campi (Marco Saya Edizioni)
Di ENZO CAMPI BOLOGNA IN LETTERE 2015 SISTEMI D’ATTRAZIONE PASOLINI, LA DIVERSITA’ CONSAPEVOLE La terza edizione del Festival è dedicata alla complessa ed articolata figura di Pier Paolo Pasolini. Lo … Continua a leggere BOLOGNA IN LETTERE 2015 – PASOLINI NEL QUARANTENNALE DELLA SCOMPARSA
Di VLADIMIR D’AMORA La poesia bio-politica. La poesia bio-politica, la poesia dalla poesia, dalla comunicazione non lasciata essere tale, ossia perversione di un dono, e di una forma. C’è la … Continua a leggere “La poesia bio-politica” e “Poesia. Oggi”. Due riflessioni di Vladimir D’Amora
di VLADIMIR D’AMORA Mia madre Certo che entrare nella pelle di ogni altro è impraticato, ma penetrare … Continua a leggere Mia Madre. Una poesia di Vladimir D’Amora
di VLADIMIR D’AMORA La pubblicità, se fosse soltanto réclame, al pari di ami o specchietti, non ci sarebbe manco da parlarne. Quando forse è una porta, triviale quanto si vuole, … Continua a leggere La porta pubblicitaria: squarci obliqui tra immagine e spettacolo
Di SONIA CAPOROSSI ho fatto passi indietro da gigante, in questi mesi: il mio cervello trema come marmellata marcia, moglie mia, figli miei: il mio cuore è nero, peso 51 … Continua a leggere Liberare la poesia: ma da che cosa? La polemica fra Carlo Carabba e Vincenzo Ostuni, facendo il punto.
Di VLADIMIR D’AMORA Nulla da perdonare, nulla addolora abbiamo sputato via tutto ogni fibra dell’ambiguo non nascono più frutti ripiantati; prima del sole la luce è certa. Se ai margini … Continua a leggere Dal tempo, una poesia di Vladimir D’Amora
di VLADIMIR D’AMORA A memoria Fu parola contro, così fu letto l’urlo del sopravvissuto. Ma testimone resta, al colmo dell’insonnia, ogni memoria, la nostra indignazione. ……………………………………………….. Denudate, mai sole, mai … Continua a leggere A memoria. Perché quell’abominio ci appartiene non solo spiritualmente eticamente, ma tecnicamente politicamente, ancora.
di VLADIMIR D’AMORA [Rivedo il mio paese,…] Rivedo il mio paese, Calvizzano, del nord di Napoli spaiato e catafratto, pietra del doppio vincolo, coi suoi dintorni fissi fondali per corse … Continua a leggere “Rivedo il mio paese…”, “Non è fondo…”, “A F.A.”: tre poesie di Vladimir D’Amora.