Da Autobiografia del silenzio
raccolta inedita
*
non c’era sapone – niente acqua –
per lavare via
l’ombra sudicia sulla pelle
la pelle impaurita di carezza
che ha il volto mostruoso di satana
ma la bambola le ha dimenticate
quelle mani sporche
che l’hanno portata nel silenzio
interno delle costole
il suo biancore immenso rende luce
tra quel nero
e l’avvolge nel suo stesso bene
quel bene ha per combattere
quella pura essenza di bambina
con gli occhi aperti e il pudore
il pudore tanto di sentirsi profanare
niente reggerà il peso del mondo
– atomi più grandi delle molecole –
ognuno trova poi il suo riparo
quel luogo sicuro e sacro dove
non sentire
*
Le bambole
sono tutte in fila sul letto
a tutte quante
la bambina cattiva
ha tolto gli occhi
al loro posto due fori neri
come pozzi senza fondo
Le bambole però sono contente
di non poter più vedere
l’orco cattivo che le spoglia nude
fino alla pelle gelata di paura
*
I giochi di notte tagliano i pensieri
l’aria immobile del terrore
qualcosa non va nello sguardo
della bambola
ha le lacrime rosse di sangue
*
C’è sempre quella bambola
con i capelli lucidi di nylon
e le gambette sporche di tempo
Ha ancora le braccia aperte
in attesa di un abbraccio
e il viso macchiato di paura
con un buco nell’occhio destro
per non vedere l’uomo nero
e una piccola sfera celeste in quello sinistro
per guardarsi fuggire nel sereno della morte.
*
alla bambola hanno tagliato tutti i capelli
brutta così non la vuole neanche
l’orco cattivo
ora la bambola è felice
e riesce perfino a giocare.
____________________
Cinzia Marulli ha studiato sino-indologia all’Università La Sapienza di Roma.
Ha fondato e cura il blog letterario ParolaPoesia. Per le Edizioni Progetto Cultura cura la collezione di quaderni di poesia Le gemme e per la casa editrice La Vita Felice cura la sezione poesia ispano-americana insieme al poeta cileno Mario Melendez.
È inoltre collaboratrice della rivista Altazor (www.revistaaltazor.cl) ideata dalla Fondazione Vicente Huidobro che ha sede a Santiago del Cile.
Ha portato avanti per alcuni anni un laboratorio di poesia in una casa di riposo per anziani e ha organizzato e diretto molti eventi-rassegne letterarie.
Ha partecipato ad alcuni festival internazionali di poesia in Italia, in Europa e soprattutto in America Latina e la sua poesia è stata tradotta in molte lingue e pubblicata all’estero su antologie e riviste di settore.
Ha pubblicato i libri di poesie: Agave (LietoColle – 2011) con prefazione di Maria Grazia Calandrone; Las mantas de Dios (Progetto Cultura – 2013) in edizione bilingue italiano–spagnolo con traduzione di Emilio Coco e prefazione di Mario Meléndez; Percorsi (La Vita Felice – 2016) con prefazione di Jean Portante; La casa delle fate (La Vita Felice 2017) con post fazione di Marco Antonio Campos.