“Nick Drake e Pink Moon: una disgregazione” di Ennio Speranza

Ennio Speranza, “Una disgregazione”, Galaad Edizioni 2020

A cura della REDAZIONE

Nick Drake è il più silenzioso rivoluzionario della canzone folk a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta e Pink Moon è il più urgente dei suoi album, il più vero, il più suo. Terzo e ultimo capitolo di una carriera tristemente breve, Pink Moon è scarno, spoglio, registrato in poche ore dal solo Drake, rinunciando a tutto tranne che al minimo indispensabile, ovvero la sua voce e la fida chitarra Guild; è un disco low-fi ante-litteram, un esempio di come non servano giochi di prestigio per svelare un universo interiore fragile e riluttante e per toccare la perfezione. In un’epoca di ingigantimento e ridondanza della forma canzone, Drake ha raccolto undici episodi implosi, polverizzati, undici frammenti di un discorso sulla vita, sulla ricerca di sé, sull’amore e sulla sua impossibilità, intersecando gioia e malinconia, semplicità e ricercatezza, oscurità e redenzione, cercando un appiglio nell’essere umano e consolazione nella natura. A luglio di quest’anno è uscito il volume che parla di questo disco fondamentale nella storia della musica. Si tratta di “Nick Drake e Pink Moon: una disgregazione” di Ennio Speranza. Speranza racconta un capolavoro disgregato, solo in apparenza incompiuto, dove tutto ciò che al tempo della sua pubblicazione poteva essere visto come disomogeneo sembra oggi splendidamente lucido e coerente, e invita il lettore a puntare l’attenzione su ciò che spiega, anzi dispiega, una canzone: la musica. Perché Drake, nonostante una certa retorica post mortem tenda a dimenticarlo, ancor prima di essere un autore e un cantante era un musicista, e (anche) come tale merita di essere ricordato. L’autore del libro è nato a Roma nel 1966. Musicologo, sceneggiatore e drammaturgo, è stato professore a contratto in Storia della musica all’Università “Sapienza” di Roma e ha insegnato alla SP Escola de Teatro di São Paulo, Brasile. Attualmente insegna Storia della Popular Music al Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone. Collabora con Rai Radio Tre come consulente musicale, regista e conduttore. Oltre ad articoli, saggi musicologici, voci d’enciclopedia e traduzioni, ha all’attivo testi teatrali, sceneggiature, libretti d’opera, racconti, testi di canzoni. Nel 2010 ha pubblicato il libro di racconti La volubile e altre storie e nel 2013 la raccolta di testi teatrali Teatro ossessivo. Sempre nel 2013 è uscito il saggio Una pianta fuori di clima. Il quartetto per archi in Italia da Verdi a Casella.

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