
“Da che verso stai? Indagine sulle scritture che vanno e non vanno a capo in Italia, oggi”
Editore: Marco Saya
Anno edizione: 2017
Pagine: 132 p. , Brossura
euro 15
Associazione Culturale “Villaggio Cultura Pentatonic”
Viale Oscar Sinigaglia, 18-20, Roma
Domenica 25 febbraio 2018 ore 17*
Incontro con l’autore: Sonia Caporossi
Da che verso stai? Marco Saya Edizioni 2017
Introduce Anna Maria Curci
“Di che cosa si occupa la critica? Quale è la sua funzione, quali sono gli ambiti di ‘esercizio’? I saggi di Sonia Caporossi qui raccolti entrano subito in medias res e sgombrano il campo – prendendoli di petto con le armi, da altri buttate al macero o lasciate ad arrugginire, del «principio di ragione» – da qualsiasi tentazione a indugiare sia in lamentazioni di prefiche (al grido di “La critica letteraria è morta!”), sia da procedimenti che poco o nulla hanno a che fare con la critica. L’intento comune a tutti i contributi è chiarito fin dall’introduzione: l’approccio al testo letterario, il metodo ermeneutico che possa dirsi veramente tale, la critica vera e propria, ancorché – come vedremo più avanti – programmaticamente impura, si avvalgono di strumenti che vanno costantemente posti al vaglio del procedere delle opere e dei giorni, vale a dire dei testi e dei contesti: «abbisognano ugualmente di un approfondimento e di un aggiornamento continuo, di una verifica fortiniana dei poteri, dei saperi e dei doveri ad essi sottesi.»” (Anna Maria Curci)
Sonia Caporossi (Tivoli, 1973), docente, musicista, musicologa, scrittrice, poeta, critico letterario, artista digitale, si occupa di estetica filosofica e filosofia del linguaggio. Ha pubblicato tra le altre cose la raccolta narrativa Opus Metachronicum (Corrimano Edizioni, Palermo 2014, seconda ed. 2015) e la raccolta di poesie Erotomaculae (Algra Editore, Catania 2016). Insieme ad Antonella Pierangeli ha inoltre pubblicato Un anno di Critica Impura (Web Press, Milano 2013) e la curatela antologica Poeti della lontananza (Milano, Marco Saya Edizioni, Milano 2014).
* Ingresso con tessera ARCI 2018; è possibile tesserarsi in sede. Allo scopo di mantenere lo spazio culturale creato e far fronte alle spese di gestione vi chiediamo una partecipazione economica minima, una consumazione di 3 euro.
L’ha ribloggato su disartrofonie.