
Di STEFANO DELLA TOMMASINA
Tom Tom
A Sonia ‘Major’ Caporossi
Ragazzo solo, ragazza sola,
disconosci l’alter, gli incubi, la gravità.
Il tuo genere feconda il vuoto dei crateri
e sono anelli, aneliti di un occhio in vitro,
combustione fredda del maggiore dei pianeti.
Resta: rosso o blu non conta.
Questa eruzione è l’ultima, la prima di un amore
pronto per le note: i chiodi, fissi, della navicella.
Un pensiero su ““Tom Tom”, una poesia inedita di Stefano Della Tommasina”